Diritti d’oltremanica

Andrea Lugoboni,

WestminsterUn pro­gram­ma elet­to­ra­le che, nel­le unio­ni civi­li, pone sul­lo stes­so pia­no cop­pie omo ed ete­ro­ses­sua­li. Dichiarazioni favo­re­vo­li alla fecon­da­zio­ne in vitro per le lesbi­che e alla sen­si­bi­liz­za­zio­ne nel­le scuo­le sul­la pari­tà tra cop­pie gay ed etero.

Pensando all’Italia ver­reb­be da dire «roba da Radicali o da Rifondazione Comunista!». Al con­tra­rio: il pro­gram­ma in que­stio­ne è quel­lo dei con­ser­va­to­ri ingle­si, men­tre le affer­ma­zio­ni sono di David Cameron, attua­le pri­mo mini­stro bri­tan­ni­co. Sono lon­ta­ni i tem­pi in cui Margaret Thatcher proi­bi­va a ogni isti­tu­zio­ne pub­bli­ca di pro­muo­ve­re l’omosessualità: ora Cameron rivol­ge l’attenzione ai gay che con­di­vi­do­no la poli­ti­ca del suo par­ti­to e offre loro un vali­do moti­vo per votarlo.

Che il nostro Paese sia lon­ta­no per cul­tu­ra e tra­di­zio­ne dal mon­do anglo­sas­so­ne non è una novi­tà. Certo bal­za all’occhio l’abissale distan­za dal­la real­tà poli­ti­ca del nostro Paese, dove cer­te pro­po­ste di leg­ge pro­prio non pas­sa­no. Né l’attuale mag­gio­ran­za, né l’opposizione sem­bra­no inten­zio­na­te a far­si cari­co di que­ste posi­zio­ni e non è dif­fi­ci­le imma­gi­nar­si il moti­vo. Chi non ricor­da il milio­ne di per­so­ne del “Family Day” di qual­che anno fa? Proporre un dibat­ti­to a Montecitorio su que­sti temi “sco­mo­di” rischie­reb­be di far per­de­re ai par­ti­ti voti e cre­di­bi­li­tà; così anche il Pd, in gene­ra­le favo­re­vo­le alle posi­zio­ni sui dirit­ti civi­li dei Tories, non si espo­ne mai in modo net­to sul­la que­stio­ne. Tutto ciò non fa che con­fer­ma­re il ruo­lo del­la Chiesa cat­to­li­ca nel nostro Paese: l’istituzione che più di tut­te impre­gna buo­na par­te del­la cul­tu­ra ita­lia­na e ine­vi­ta­bil­men­te ne con­di­zio­na anche la politica.

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