Massaggi in bikini

Alessandro Zanardi,

MassaggiPer qual­che gior­no ci ho cre­du­to anch’io: ho pen­sa­to che i media stes­se­ro caval­can­do gli even­ti, nel­la miglio­re del­le ipo­te­si solo per aumen­ta­re l’audience. Quando è esplo­sa la bufe­ra sugli appal­ti del­la Protezione Civile, mol­te voci han­no attac­ca­to la dub­bia mora­li­tà di Bertolaso e dei suoi col­la­bo­ra­to­ri. Nei gior­ni suc­ces­si­vi tut­ta­via sono arri­va­te da par­te del Governo una valan­ga di smen­ti­te. Così alla fine uno si con­vin­ce, pen­sa «gior­na­li cat­ti­vi e gior­na­li­sti appro­fit­ta­to­ri: se la pren­do­no con il soli­to capro espia­to­rio, “all’italiana”». Certe noti­zie ven­go­no ripe­tu­te tal­men­te tan­to che alla fine sem­bra­no la veri­tà. Senonché ho rilet­to i testi del­le inter­cet­ta­zio­ni e mi sono sen­ti­to, a dir poco, pre­so pro­fon­da­men­te in giro.

Molti espo­nen­ti poli­ti­ci (inve­ce che pren­de­re le distan­ze da que­ste vicen­de) han­no par­la­to di per­so­ne per bene, di frain­ten­di­men­ti. Ma qui di malin­te­si ce ne sono pochi. Riporto qual­che stral­cio dei dia­lo­ghi avve­nu­ti il 14 dicem­bre 2009 tra l’imprenditore Guido Anemone (bene­fi­cia­to con sva­ria­ti appal­ti nei Grandi even­ti, tra i qua­li alcu­ni lot­ti del G8 a La Maddalena), Simone Rossetti (gesto­re del cen­tro benes­se­re Salaria Sport Village) e Guido Bertolaso (capo del­la Protezione Civile).

Nel pome­rig­gio Bertolaso chia­ma il gesto­re del cen­tro benes­se­re Simone Rossetti e gli chie­de un appun­ta­men­to per la sera­ta. Rossetti avver­te l’imprenditore Diego Anemone.

Alle 19.09 Rossetti chia­ma Stefano (il fac­to­tum del cen­tro benes­se­re): «Senti han­no lascia­to acce­so il benes­se­re… c’hai fat­to caso? Perfetto, veri­fi­ca che sono anda­ti via tut­ti quel­li del cen­tro este­ti­co. Senti mi veri­fi­chi un atti­mo se c’abbiamo un biki­ni tipo bra­si­lia­no un po’ stret­to… per que­sta? Lì al magazzino».

Alle 19.56 Bertolaso tele­fo­na per annun­cia­re il suo arri­vo: «Sono Guido…».

Rossetti: «Sì, Guido… allo­ra guar­da tut­to a posto… tu quan­do vuoi vie­ni qui da me, è tut­to quan­to chiu­so e dopo ci sono io…

Bertolaso: «Eh no io sono al soli­to posto per­ché non sono da solo… ovviamente »

Poco dopo Rossetti chia­ma Regina (la col­la­bo­ra­tri­ce bra­si­lia­na che pro­cu­ra la “mas­sag­gia­tri­ce”) per tran­quil­liz­zar­la riguar­do all’amica: «Sì, sì dopo l’accompagno io così dopo le do i sol­di­ni e dopo, dopo noi ci met­tia­mo d’accordo dai… ci vedia­mo un atti­mo». Poi par­la con Erica, un’altra dipen­den­te «rac­co­man­dan­do la mas­si­ma riservatezza».

Alle ore 23.14 Rossetti chia­ma Stefano, che è anco­ra al cir­co­lo: «Allora biso­gna anda­re a siste­ma­re il cen­tro benes­se­re, che ci sta lo spu­man­te in giro e tut­to quan­to e que­sta è già pron­ta che deve anda­re via… intan­to leva quel­lo lì… e giu­sto la bot­ti­glia, il dop­pio cali­ce. Butta tut­to. Fra quan­to lo pos­so man­da­re giù quel­lo del­la sicurezza?».

Alle 23.49 è Stefano a con­tat­tar­lo: «Oh… un’altra cosa. Io ho cer­ca­to trac­ce di pre­ser­va­ti­vi… ma non li ho visti…».

Rossetti: «Ma sai dove ha fat­to il mas­sag­gio?… L’ha fat­to alla pri­ma sala a destra del­lo Scen Tao… capi­to?… Come esci dal cen­tro este­ti­co… pri­ma sala a destra… ».

In una suc­ces­si­va inter­vi­sta al Corriere del­la Sera Bertolaso riguar­do al Salaria Sport Village affer­ma: «ha cir­ca 6mila soci che pro­ven­go­no da tut­te le par­ti del­la bor­ghe­sia medio-alta di Roma. Lo fre­quen­ta­vo per­ché lì mi tro­va­vo più a mio agio per­ché fre­quen­ta­to da per­so­ne nor­ma­lis­si­me. Spesso ho mal di schie­na e sof­fro di cer­vi­ca­le e devo ricor­re­re agli anti infiam­ma­to­ri oppu­re, qual­che vol­ta, a qual­che inter­ven­to che pos­sa met­ter­mi in con­di­zio­ne di poter ripren­de­re il mio lavoro».

Ora, sor­go­no spon­ta­nee un paio di osser­va­zio­ni. Primo: per­ché un cen­tro benes­se­re chiu­de al pub­bli­co quan­do ci va Bertolaso? Perché il gesto­re rac­co­man­da la «mas­si­ma riser­va­tez­za»? Cosa c’è da nascon­de­re se una per­so­na va sem­pli­ce­men­te a fare dei mas­sag­gi per cura­re il mal­di­schie­na? Se a Bertolaso pia­ce il Salaria Sport Village poi­ché «ha 6mila soci ed è fre­quen­ta­to da per­so­ne nor­ma­lis­si­me», come mai ci va quan­do è chiu­so al pubblico?

Secondo: mi è capi­ta­to nel­la vita di cono­sce­re del­le fisio­te­ra­pi­ste, vi assi­cu­ro che di soli­to il loro abi­to da lavo­ro non è un «biki­ni tipo bra­si­lia­no un po’ stretto».

Terzo: per­ché Stefano – dopo che Bertolaso è usci­to – si pre­mu­ra di anda­re a toglie­re spu­man­te e pre­ser­va­ti­vi? Che “mas­sag­gi” fan­no al cen­tro benessere?

Si por­teb­be obiet­ta­re che la vita pri­va­ta di Bertolaso non è affa­re degli ita­lia­ni, ma quan­do in base a que­ste vicen­de ven­go­no pre­se deci­sio­ni pub­bli­che che coin­vol­go­no milio­ni di euro paga­ti dai con­tri­buen­ti, la que­stio­ne cre­do diven­ti un filo meno “per­so­na­le”.

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