Kindle sbarca in Italia

Collaborazioni esterne,

KindleDallo scor­so otto­bre, Kindle di Amazon è final­men­te dispo­ni­bi­le al di fuo­ri degli Stati Uniti. Kindle è un let­to­re di “ebook”: uno stru­men­to per sca­ri­ca­re e leg­ge­re libri in for­ma­to elet­tro­ni­co. È anche una pie­tra milia­re: pro­ba­bil­men­te il pri­mo dispo­si­ti­vo in gra­do di gene­ra­re una rispo­sta signi­fi­ca­ti­va da par­te del mer­ca­to – che era sem­pre sta­to mol­to fred­do rispet­to ai pro­dot­ti pre­ce­den­ti. Ma cos’ha Kindle che man­ca a tut­ti gli altri? La carat­te­ri­sti­ca più rile­van­te è sicu­ra­men­te chi ci sta die­tro: Amazon, che ha mes­so insie­me un dispo­si­ti­vo e un siste­ma per l’acquisto dei con­te­nu­ti. Una ricet­ta già appli­ca­ta con suc­ces­so da Apple con iPod e iTunes.

In effet­ti la spin­ta più rile­van­te vie­ne dall’ampiezza del cata­lo­go di Amazon – cir­ca 360.000 ebook già dispo­ni­bi­li – e dal­la faci­li­tà nell’acquisto: non ser­vo­no PC, cavi, pro­gram­mi aggiun­ti­vi. Kindle sfrut­ta una con­nes­so­ne 3G (come un moder­no tele­fo­ni­no) per per­met­te­re di sfo­glia­re gra­tui­ta­men­te il cata­lo­go dei libri, acqui­star­li e sca­ri­car­li nel giro di pochi secondi.

Per la pri­ma vol­ta dal 2007 – anno del­la sua nasci­ta – è ora pos­si­bi­le acqui­sta­re e uti­liz­za­re Kindle anche fuo­ri dagli Stati Uniti. Ma ne vale la pena?

Innanzitutto dicia­mo che Kindle è per ora un dispo­si­ti­vo da “geek” e appas­sio­na­ti di tec­no­lo­gia. Il mer­ca­to dei let­to­ri di ebook è anco­ra lon­ta­no dall’essere matu­ro e ogni pro­dot­to è anche in un cer­to sen­so un espe­ri­men­to. Con il pas­sa­re del tem­po vedre­mo pro­ba­bil­men­te degli stan­dard emer­ge­re e i prez­zi scen­de­re per effet­to del­la con­cor­ren­za. Oggi un Kindle costa 259$ (poco più di 170€).

KindleIl rife­ri­men­to agli stan­dard meri­ta un inci­so, per­ché è ben più impor­tan­te di quan­to non pos­sa appa­ri­re. Al momen­to i libri per Kindle sono pro­tet­ti da “DRM” (Digital rights mana­ge­ment): un siste­ma elet­tro­ni­co che di fat­to li ren­de frui­bi­li solo sul dispo­si­ti­vo di Amazon. Questo signi­fi­ca che, se un doma­ni si voles­se pas­sa­re a un dispo­si­ti­vo di un altro pro­dut­to­re, si rischie­reb­be di per­de­re l’accesso a tut­ti i libri elet­tro­ni­ci acqui­sta­ti su Amazon.

Un altro inquie­tan­te effet­to dei siste­mi di pro­te­zio­ne del Kindle si è visto qual­che mese fa, quan­do Amazon ha uni­la­te­ral­men­te can­cel­la­to dai dispo­si­ti­vi di miglia­ia di uten­ti copie rego­lar­men­te acqui­sta­te di – iro­nia del­la sor­te – 1984 e Animal Farm di Orwell. Gli uten­ti sono sta­ti rim­bor­sa­ti: l’azione era giu­sti­fi­ca­ta da un pro­ble­ma di licen­ze e Amazon ha pro­mes­so di non far­lo più, ma resta la sen­sa­zio­ne sgra­de­vo­le che un “Grande Fratello” pos­sa deci­de­re la sor­te dei libri ben oltre il momen­to dell’acquisto.

Se que­sti pro­ble­mi val­go­no per tut­ti gli uten­ti di Kindle in giro per il mon­do, chi ha inten­zio­ne di uti­liz­zar­lo in Italia deve fare atten­zio­ne anche ad altri aspet­ti: al prez­zo del dispo­si­ti­vo biso­gna aggiun­ge­re spe­se di spe­di­zio­ne e doga­na (una buo­na sti­ma si aggi­ra sui 100$); il cata­lo­go com­pren­de pochis­si­mi libri in lin­gua ita­lia­na (anche se ci si può abbo­na­re alla ver­sio­ne elet­tro­ni­ca di alcu­ni quo­ti­dia­ni); il cari­ca­to­re per la bat­te­ria ha una spi­na sta­tu­ni­ten­se ed è quin­di neces­sa­rio un adat­ta­to­re (oppu­re lo si può rica­ri­ca­re con il cavo USB in dota­zio­ne); il bro­w­ser inte­gra­to non per­met­te di navi­ga­re su nient’altro che Wikipedia.

Quest lun­ga lista di difet­ti non toglie che Kindle abbia anche una serie di pre­gi che lo ren­do­no pro­ba­bil­men­te il pri­mo let­to­re di ebook vera­men­te inte­res­san­te sul mer­ca­to da anni a que­sta par­te. Ricapitolando: con­net­ti­vi­tà 3G, pro­ce­du­ra di acqui­sto inte­gra­ta, enor­me cata­lo­go in lin­gua ingle­se, buo­na leg­gi­bi­li­tà e maneggevolezza.

Per i fana­ti­ci del­la tec­no­lo­gia que­sto è pro­ba­bil­men­te già abba­stan­za per inna­mo­rar­si. Tutti gli altri pos­so­no met­ter­si alla fine­stra ad aspet­ta­re: ora che la stra­da è aper­ta non ci vor­rà mol­to per­ché il mer­ca­to dei let­to­ri di ebook decol­li. È sta­to da poco annun­cia­to il Nook di Barnes&Noble e tut­to fa sup­por­re che la sfi­da per chi diven­te­rà l’iPod degli ebook rea­der sia appe­na cominciata.

Alessandro Morandi

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