Vuoti pieni di valore

Erica Petrillo,

LattinaQualche anno fa, ripor­tan­do al nego­zian­te di ali­men­ta­ri le bot­ti­glie di vetro acqui­sta­te in pre­ce­den­za, veni­va garan­ti­to uno scon­to sui nuo­vi acqui­sti. Il noto mec­ca­ni­smo è quel­lo del “vuo­to a ren­de­re”. Da que­sta sem­pli­ce idea si svi­lup­pa l’ultima fron­tie­ra del rici­clag­gio, ovve­ro Ecobank: il siste­ma all’avanguardia per la rac­col­ta dif­fe­ren­zia­ta dei con­te­ni­to­ri per bevan­de. Si trat­ta di cas­so­net­ti intel­li­gen­ti che pesa­no la bot­ti­glia, leg­go­no il codi­ce a bar­re stam­pa­to sull’etichetta, com­pat­ta­no il rifiu­to e lo stoc­ca­no in un magaz­zi­no sot­ter­ra­neo, dif­fe­ren­zian­do il con­te­ni­to­re per tipo­lo­gia (pla­sti­ca, allu­mi­nio e accia­io) e per colo­re (PET tra­spa­ren­te e colo­ra­to). Infine, quan­do il magaz­zi­no rag­giun­ge la quo­ta di cir­ca 6.000 bot­ti­glie, il siste­ma man­da un sms all’azienda loca­le che prov­ve­de a svuotarlo.

Ma c’è di più: una vol­ta depo­si­ta­ta la bot­ti­glia di pla­sti­ca o la lat­ti­na nell’Ecobank, il cas­so­net­to “green” con­se­gna un bonus del valo­re di 2 cen­te­si­mi di euro per ogni vuo­to, spen­di­bi­le sia in supe­mer­ca­ti con­ven­zio­na­ti sia in ser­vi­zi comu­na­li come pisci­ne, biblio­te­che e mez­zi pubblici.

Certo non si trat­ta di gros­se cifre ma pare che una cop­pia bri­tan­ni­ca, lat­ti­na dopo lat­ti­na, si sia paga­ta il volo di ritor­no dal­la luna di mie­le. Su un altro fron­te, tan­ti “home­less” o per­so­ne in con­di­zio­ni eco­no­mi­che limi­te ten­go­no lim­pi­de le cit­tà dove il ser­vi­zio è atti­vo, garan­ten­do­si un gua­da­gno quo­ti­dia­no e offren­do un ser­vi­zio uti­le alla comunità.

In Italia il ser­vi­zio è per ora in fun­zio­ne solo nel­la pro­vin­cia di Alessandria. L’enorme suc­ces­so dell’iniziativa – 850.000 pez­zi in cin­que mesi – fa ben spe­ra­re, tan­to che la regio­ne Piemonte ha deci­so di esten­de­re il mec­ca­ni­smo a tut­to il suo ter­ri­to­rio, men­tre diver­si comu­ni in Lombardia, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Lazio sem­bra­no inte­res­sa­ti al progetto.

Insomma: Ecobank assi­cu­ra la cor­ret­ta sele­zio­ne e recu­pe­ro dei mate­ria­li, abbat­te i costi di rac­col­ta e sele­zio­ne negli impian­ti di recu­pe­ro facen­do rispar­mia­re dena­ro agli enti loca­li e pre­mia i cit­ta­di­ni atten­ti all’ambiente.

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